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Panoramica aerea di Venaus con
la centrale idroelettrica |
Le
immagini:
Dalle alture
Entrando
L'abitato
Cappella
Chiesa
Centrali
Venaus è situata
all'imbocco della Val Cenischia sul tracciato della seconda e più
sicura strada “Reale”, realizzata nel 1752, dopo
che un'alluvione aveva reso indispensabile il rifacimento del
percorso che collegava la valle di Susa con la
Savoia tramite la valle Cenischia,
Novalesa,
Ferrera e il
Moncenisio.
L'antico tracciato era adagiato sul lato orografico sinistro della
valle, mentre ora si privilegia il destro, che
riparato dalle alluvioni lambisce l’abitato di Venaus
incrementandone l'economia dei commerci.
In seguito la costruzione della
strada napoleonica nel 1803 isola dai traffici e dai commerci
l’abitato di Venaus.
Il nuovo tracciato ha lo scopo di permettere alle carrozze di
raggiungere e superare il colle del
Moncenisio, in quanto fino ad
allora, per la forte pendenza, le carrozze venivano
smontate a
Novalesa e
Ferrera e portate oltre il colle a dorso di mulo.
L'ingegnere francese Dausse realizza un tracciato che riduce
notevolmente i problemi legati al dislivello (circa 1600 m.) e
disegna un percorso che lascia il fondovalle subito a Ovest
di Susa e costeggia le pendici del Toasso Bianco.
La pendenza più dolce non evita lo scontento degli abitanti
di Venaus, mentre favorisce l'economia del Molaretto e
Barcenisio.
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Panorama 360° dalla punta Mulatera
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Alcune
immagini
di Venaus vista dalle alture circostanti
(TOP) |
Venaus vista dalle alture a Sud |
Venaus vista dalle alture a Sud
con tele |
Una delle borgate al confine con
Novalesa |
La vista dalle alture della
punta Mulatera, ovest |
Venaus e la bassa valle dalla
punta Mulatera |
Venaus e i bacini idroelettrici
visti da Est |
Venaus e i bacini visti da Nord
Est |
Vista dall'alto sul cantiere
abbandonato del TAV |
Il centro dell'abitato con la
chiesa al centro |
Venaus adagiata nella verde Val
Cenischia |
Giungendo a
Venaus
(TOP) |
Strada che collega Susa a
Venaus. |
Strada che collega Novalesa a
Venaus. |
Il ponte Esclosa in stile
romanico |
Un tratto dell'antica strada
Reale |
Bivio d'ingresso .all'abitato di
Venaus |
L'abitato
(TOP) |
Piccola cappella all'ingresso
Sud |
Entrando nel paese
la via centrale |
Cappella nel centro
dell'abitato |
Il ciotolato lungo la più
recente strada Reale |
Via Roma nel centro del paese |
Cappella nel centro dell'abitato |
Vista all'interno del paese |
Il lavatoio nel centro del paese |
Il palazzo municipale del comune
di Venaus |
Ingresso del Municipio |
Lo stemma del comune di Venaus |
Memoria ai caduti del secondo
conflitto |
Memoria ai caduti del primo
conflitto |
Un tratto di via Roma nel centro
dell'abitato |
Una meridiana nel centro del
paese |
Case di una borgata di Venaus |
Un viottolo in discesa |
Pilone votivo con la Madonna del
Rocciam. |
La strada per Giaglione
con il pilone votivo |
A Piero Quaglietti partigiano
della "Stellina" |
La Cappella
Tithabo
(TOP) |
La Cappella costruita nel 1715, è dedicata al
martirio di S. Giovanni Battista, situata lungo l'antica
mulattiera che conduce in
prossimità del Molaretto a quota metri 855 era
luogo di ricovero e preghiera per coloro che vivevano le frazioni
di Venaus.
Raggiungibile solo a piedi tramite l'antico
tracciato, può essere motivo di una veloce escursione panoramica,
permetterà
infatti oltre di vedere la cappella (per
l'interno meglio informarsi prima in diocesi) di ammirare la Valle
Cenischia.
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Vista delle cappella giungendo
da Venaus |
Il segnale in legno con il nome
della cappella |
Vista anteriore con l'ingresso
della Cappella |
Facciata della cappella vista da
Sud |
Targa affissa sul muro
all'entrata |
La
Chiesa
Parrocchiale di San Biagio e Sant'Agata (TOP) |
Edificata nel 1909 su una struttura
preesistente dal 1660, accoglie al suo interno bellissimi
affreschi del XVI secolo,
un crocifisso risalente al XV secolo e alcune
opere secentesche realizzate da alcuni artisti dell’Alta Moriana.
Ogni anno il 3 febbraio nel paese viene
rappresentata la danza degli spadonari, che scortano le statue dei
santi in processione.
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La chiesa vista da Sud |
La chiesa vista da Sud-Ovest |
La facciata della chiesa rivolta
verso Est |
Il portone in legno dell'entrata
principale |
Facciata Nord con il campanile |
Visita interna (TOP) |
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La centrale
idroelettrica (TOP) |
Due sono le centrali idroelettriche di Venaus,
(Pont Ventoux è nel comune di
Giaglione ma con l'accesso
da Venaus).
La più anziana è quella dell'Enel con una galleria di
derivazione in pressione, lunga 7.930 metri. L'acqua del
Moncenisio
raggiunge la camera di carico (valvole) a quota 1.858 metri
s.l.m., presso le Grange Martina nel territorio di Venaus;
lungo il percorso, inoltre, vengono raccolte, tramite
l'immissione in pozzo, le acque del Rio Bar, del Rio Berta, del
Rio Clanero
e quelle del torrente Clarea, convogliate tramite un canale
di gronda.
Un particolare impianto, poi, porta al lago le acque del
torrente Cenischia che, sgorgando ad un livello inferiore
all'invaso,
non sarebbero state altrimenti utilizzabili.
Le acque che si accumulano durante il giorno nel lago di S.
Nicolao (quota 1.719 metri s.l.m.), nella notte vengono immesse
in una galleria della centrale preesistente, parallela a
quella già descritta, e portate fino alla località Passore (1.650
metri s.l.m.),
dall'Enel denominata Piansuffì.
Qui la stazione di pompe spinge l'acqua per 250 metri nella
tubazione e sempre grazie a questa spinta percorre poi a ritroso
la galleria della nuova centrale, fino a defluire nel lago.
L'altra centrale, l'impianto idroelettrico di
Pont Ventoux, permette di lavorare le acque della Dora Riparia,
che raccolte
nell'invaso artificiale sito in località Pont Ventoux (Oulx),
vengono convogliate al serbatoio di regolazione in Val Clarea
(capacità serbatoio: circa 561.000 mc).
Quest'ultimo è collegato da una galleria lunga 3,3 Km circa
con il pozzo piezometrico di monte, dal quale ha origine la
condotta
forzata costituita da una tubazione metallica sotterranea del
diametro variabile (3,50 - 3,20 -2,80 m.) e lunga 1 Km circa.
La condotta termina nella centrale in caverna sita in Venaus,
alla quale si accede percorrendo una galleria lunga 1 Km.
In essa sono alloggiati un gruppo binario ed un gruppo
ternario, questi macchinari idraulici ed elettrici di produzione,
sono in grado di sviluppare una potenza complessiva di 150 Mw,
per una produzione annua di circa 458 MKw.
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La centrale dell'Enel dalle
alture ad Est |
Ingresso della centrale del'Enel |
Congegni per la elaborazione
dell'energia |
Uno dei bacini idroelettrici |
La condotta forzata nei pressi
del Molaretto |
Conduttura e bacino visti
dall'alto |
Camera di carico presso le
Grange Martina |
Camera di carico nei mesi
invernali |
La condotta forzata al Molaretto
vista da Est |
Impianto idroelettrico di Pont
Ventoux |
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