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Il percorso nel tratto tra la
Croce di ferro e la Vetta |
Le
immagini:
Reposa-Cà
d'Asti
Cà
d'Asti-Crocetta
Crocetta-vetta
Il più classico dei percorsi per raggiungere la
vetta. Ora
sentiero dalla GTA, questo fu il percorso
adottato da Bonifacio Rotario nel lontano 1358 che per primo
conquistò la
vetta del Rocciamelone
dando vita ad una forma primordiale di alpinismo spinto da motivi
religiosi.
Questo è il tracciato percorso dagli alpini che nel 1899 trasportarono in
vetta la grande statua della
Madonna, il tragitto dei numerosi pellegrinaggi di migliaia di
fedeli che ogni anno ancora ai giorni nostri
raggiungono la vetta ai primi di Agosto per pregare la Vergine
Maria.
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Si snoda sul
versante Sud e sulla cresta S-Est del Rocciamelone, partendo
da una quota di circa
2200 m. nei pressi della
Reposa, il sentiero subito
ripido diretto verso la cima prende in seguito la forma di ampi zig-zag ben visibili nei ripidi piani erbosi.
Oltre il rifugio
Cà d'Asti m. 2850 la verde vegetazione è sostituita
da pietre disgregate in mezzo alle
quali il tracciato diviene monotono e a tratti solo intuitivo, ma
sempre riconoscibile se in condizioni di buona visibilità. Raggiunta l'anti-cima, dove è situato il pilone della Croce di
ferro (m. 3300), si rivede la sommità finale della montagna
fino ad allora persa di vista. |
Qui se premiati da
una bella giornata, il panorama
incantevole, vi aiuterà donandovi nuove energie per continuare
ed ultimare la marcia in salita fino
alla vetta.
Il cammino ricavato tra le rocce scolpite è ora esposto verso Est,
sembra un sentiero pianeggiante,
ma in pochi metri ci si trova tra ripidi e utili gradoni naturali sempre
paralleli alla cresta Sud.
Nella parte finale, durante il tratto più impegnativo si trovano alcune
corde fisse molto utili specialmente
in caso di vento o di tratti ghiacciati.
La salita verso la
vetta a quota 3538 m. in questo itinerario
comporta un dislivello di circa i 1300 m.
che in buone condizioni di visibilità può essere effettuata con
una marcia di circa 2,30 - 3,30 h. E'
consigliabile l'escursione nel periodo estivo con una buona
riserva d'acqua, scarpe solide o scarponi, giacca
a vento, protezione solare e carboidrati ad alto contenuto
calorico.
Inoltre è sempre bene non sottovalutare il percorso che,
nonostante non presenti apparenti difficoltà, si
svolge comunque a quote rilevanti rendendo possibili repentini cambiamenti di clima e temperatura. E' inoltre
importante prestare attenzione nella parte finale, nei pressi
della
vetta, e rimanere concentrati sui propi
passi onde evitare distrazioni che possono creare scivoloni o
cadute improvvise.
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Il
tratto dalla Reposa a
Cà d'Asti
(TOP) |
Partenza dal rifugio de la
Reposa |
Vasca con fontana lungo il
sentiero |
Cartello in legno con
indicazioni |
Pilone in memoria del Prevosto
Sampò |
Targa posata nell'85 sul pilone
con la Croce |
Il sentiero procede a grandi
"Zig-zag" |
La sorgente della fontana
Taverna |
A Mirko Vighetto qui
caduto nel '99 |
Lo sperone di Càd'Asti visto dal
sentiero |
Un tratto del sentiero ben
evidente |
Il sentiero diviene più
panoramico |
Incisione su pietra del 1854 |
Pietre e roccia lungo il
tragitto segnalato |
Incisione in memoria di
Nicoletta di Villarfochiardo |
Da qui s'intravede la Cappella
di Rotario |
Il percorso
da
Cà d'Asti
alla Croce di ferro
(TOP) |
Il piazzale del rifugio di Cà
d'Asti |
Il sentiero che parte
dal rifugio |
Voltandoci indietro..
Il sentiero e il rifugio |
IL sentiero diviene ripido e
pietroso |
La vista voltandosi verso Cà
d'Asti |
Il ripido tragitto da affrontare |
Una centralina meteo abbandonata
(2007) |
L'anti cima con la Croce di
ferro nasconde la vetta |
Il percorso si fa ripido e a
volte monotono |
La vista verso l'alto, solo
grigie pietre |
La vista verso l'alto, si scorge
la Croce di ferro |
Vista verso il basso, si scorge
il rif. Cà d'Asti |
Vista verso Sud, si nota il
Monviso al centro |
I 3 punti chiave dopo una
"spolverata" |
Il pilone della Croce di ferro
vista da Sud |
La Croce di ferro
(TOP) |
Il pilone della Croce di ferro
visto da Ovest |
Il pilone della Croce di ferro
visto da Nord |
Il pilone della Croce di ferro
con le nubi |
Il pilone della Croce di ferro
visto dal tracciato |
Murata al pilone la targa al
Beato Rosaz |
Il tratto dalla Croce
di ferro alla vetta
(TOP) |
Vista della cresta con il
tracciato nella roccia |
Il sentiero scavato nella roccia |
In ripida salita tracciata tra
le rocce |
Salita, roccia, gradoni e la
corda fissa |
Voltandomi indietro il percorso
effettuato |
Antichi scalini tra le rocce |
Incisione sulle rocce
circostanti |
Incisione sulle rocce
circostanti |
Passaggio particolarmente
esposto fare attenzione! |
Un tratto del percorso
tra le rocce |
Un tratto del percorso ricavato
nella roccia |
La corda così come la si può
spesso trovare |
Vista verso sud dalla corda
ghiacciata |
Un tratto del percorso
tra le rocce |
Voltandomi indietro uno sguardo
in basso |
Un utile segnale GTA dipinto
sulle rocce |
U n pò di ghiaccio a luglio
inoltrato |
Ghiaccio nell'ombra tra le rocce |
Salita ripida con corda fissa |
Piccoli rivoli ghiacciati tra le
rocce |
Ultimo tratto ripido ricavato
nella roccia |
Pochi metri in piano ...ci siamo
quasi |
La vista guardando verso il
basso lato Est |
Ci siamo quasi.. Ultimo tratto
di corda fissa |
S'intravede il busto a Vittorio
Emanuele |
Eccoci davanti al busto di
Vittorio Emanuele |
Verso il piazzale di bivacco e
Cappella |
Eccoci in vetta m. 3538 a
salutare la Madonnina |
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Vedi anche:
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